“Dammi tre parole… sole, cuore, amore” cantava anni fa Valeria Rossi. Invece lo Zingarelline dà addirittura mille. L’edizione 2023 aggiungerà alla “lingua di Dante” vocaboli come adultizzare ed algocrazia fino a boomer, docuserie e videoricetta. Non manca, ovviamente il metaverso, la realtà virtuale dove si può vivere e lavorare attraverso un avatar. I termini, presi dal parlare comune, non escludono neppure apprendimento ibrido, transizione ecologica e piedibus. Sono parole che rispecchiano una realtà in evoluzione verso un mondo più sostenibile che prevede la transizione dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabilì, l’implementazione dell’agricoltura di precisione, che utilizza nuove tecnologie ai fini di una produzione di qualità e una gestione ecosostenibile, dove si troveranno sempre più biohotel ed ecostazioni.
Le parole del cambiamento si esprimono anche con la sensibilità verso temi sociali e gruppi di persone specifici. E così troviamoabilismo, che indica il riconoscere valore solo a chi è abile, con conseguente atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone disabili; fat shaming, cioè la derisione di una persona per il suo peso considerato eccessivo, o catcalling, che denota una molestia verbale nei confronti di una donna. E infine sindemia, termine che indica la sovrapposizione di un’epidemia a pregresse condizioni generali negative – per esempio la malnutrizione in una popolazione – che ne aggravano necessariamente gli effetti.